Vi starete chiedendo: ma cosa c’entra la pipì con la rimozione dei tatuaggi?
È molto più semplice di come sembra!
L’inchiostro immesso durante la creazione di un nuovo tatuaggio, nonostante sia naturale e non dannoso per il nostro organismo, risulta essere per il corpo, un corpo estraneo, che cerca di espellere nel tempo. Essendo le particelle di inchiostro molto grandi, questo non ce la fa, ma nel tempo continua a muoversi, ed è per questo che i vecchi tatuaggi risultano sbiaditi e poco definiti (molto si deve anche alle tecniche vecchie che adesso sono state aggiornate rendendo il tatuaggio molto diverso anche con il passare del tempo).
Il laser in questo caso, va proprio ad agire su quelle particelle, cercando di romperle e portarle alla dimensione più piccola possibile per essere espulse dal corpo.
E qui entra in gioco la pipì: il metodo migliore che ha il nostro organismo per buttare fuori ciò che non è gradito!
Queste piccole particelle sminuzzate dal laser, vengono inglobate dai globuli bianchi che le accompagnano gentilmente all’esterno attraverso i canali di uscita del nostro corpo: ecco la pipì!
Il laser quindi aiuta semplicemente il nostro corpo a far uscire l’inchiostro. È uno strumento medico che non danneggia la pelle, anzi ci permette di poter rimuovere ciò che magari non fa più parte di noi, o semplicemente aiuta a smorzare i toni per procedere ad una cover up e quindi un cambio di look del nostro tatuaggio.
Se non hai mai sentito parlare di questa pratica o ne sei interessato e potrebbe fare al caso tuo, leggi questo articolo del nostro blog su come rinnovare un tatuaggio!
I tatuaggi migliori da rimuovere sono quelli con i colori scuri, essendo più facile per lo strumento da rilevare, mentre sono più difficili i colori, soprattutto chiari e vicini alla tonalità della pelle.
Non è una pratica indolore, anzi, purtroppo è molto più dolorosa di fare un tatuaggio, ma anche molto più veloce: infatti essendo un operazione esclusivamente medica, possono essere utilizzate creme anestetiche vanno ad agire localmente sulla parte interessata, ma soprattutto in 15-20 secondi di trattamento si va a lavorare su 10 centimetri di pelle, quindi una pratica estremamente veloce.
Meno veloce però è il periodo che deve trascorrere tra una seduta e l’altra: infatti a confronto del tatuaggio che richiede un riposo della pelle di circa 30 giorni, quella del laser un pochino più lunga, si parla un mese e mezzo, per evitare di sovraccaricare i globuli bianchi che devono fare il loro lavoro in tranquillità.
Se siete interessati a queste pratica per eliminare completamente un tatuaggio contattate un medico specialista del settore, diffidate dall’economicità del trattamento, è una procedura che costa ma ne va della vostra salute!
Se invece volete coprire un tatuaggio e fare un restyling contattaci!